L’angelo del focolare o il trionfo del surrealismo

Max Ernst , 1937
  • Max Ernst
  • Dipinto
  • Colore ad olio
  • 114 x 146 cm
  • Collezione privata

L'angelo del focolare fu dipinto da Max Ernst nello stesso anno della Guernica di Picasso e allude alla immane catastrofe che stava per piombare, nel 1939, sugli uomini e le donne in Europa.

L'icona di un mostro variopinto e gigantesco, formato per accumulazione da una testa di condor con il becco appuntito e irto di denti aguzzi e pezzi di altri acuminati animali, diviene simbolo di una Europa, madre dei propri figli, ma folle ed ebbra di sangue, che intende divorarli, provocando una guerra fratricida che trasformerà essi stessi, simboleggiati dal mostriciattolo accanto ad essa, in entità mostruose, appuntite e minacciose.

Proprio l'uso esasperato delle categorie eidetiche rappresentate in questo caso da angoli acuti e linee spezzate invia allo spettatore l'idea di aggressività e violenza, minaccia angosciosa di follia distruttiva.

A prima vista il dipinto è, come spesso in Ernst, criptico, rappresentando "la sfera psichica, il surreale, il subconscio e i sentimenti metafisici slegati dal condizionamento della consapevolezza".