In un bizzarra fuga prospettica il pittore greco Giorgio de Chirico esprime il carattere “metafisico” delle surreali geometrie spaziali. La presenza misteriosa della statua circondata dai porticati ad archi fa da contrappeso alla bianca torre simbolo dell’infinito. I contrasti di luce tra il colore arancione, il blu degradante dello sfondo e l’oscurità dell’ombra, rendono ancor più enigmatica l’assenza di presenze umane.