Dinamismo di un cane al guinzaglio è un’opera del 1912 in cui Balla mostra l’intero arco di movimento di un bassotto e delle gambe della sua elegante padrona. I colori sono pochissimi, quasi si trattasse di una vera fotografia in bianco e nero, della quale riprende anche il linguaggio compositivo. Lo spazio è totalmente privo di riferimenti architettonici o prospettici, limitandosi a descrivere il movimento tramite pennellate leggere che replicano le forme delle due figure e del sottile guinzaglio.
La rappresentazione del movimento era per i futuristi il miglior modo per dipingere il tempo come un’entità allo stesso tempo reale e astratta. Possiamo vedere davanti a noi una scena in svolgimento su una linea temporale, nonostante essa sia assolutamente statica. Vediamo le corte zampette del cane trotterellare felici accanto alla padrona, che con il suo passo svelto fa ondeggiare la gonna e battere i tacchi sul selciato. Il guinzaglio metallico si agita nell’aria e il bassotto scodinzola frenetico agitando insieme le lunghe orecchie.