Alla stanga

  • Giovanni Segantini
  • Dipinto
  • Colore ad olio
  • 170x390 cm
  • Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma

Opera eseguita dal vero sull'altopiano di Caglio in Valsassina durante sei mesi di lavoro, e terminata nell'inverno 1885 a conclusione del periodo trascorso nelle Preali brianzole (1880-85). Vi si raffigura il confine, segnato dalla stanga, fra le due zone di pascolo di Caglio e di Sormano. Il dipinto segna una svolta nell'opera di Segantini, prima sua rappresentazione della vita contadina, imperniata sui valori dello spazio, della luce e sul rapporto tra figura e ambiente, e il primo di dimensioni monumentali realizzato dall'artista. L'opera fu esposta a Bologna nel 1888, dove venne acquistata per incarico del Ministero dell'Istruzione. L'8 giugno 1948 il quadro veniva sfregiato con due tagli inferti da un coltello per mano di un disoccupato di Vittorio Veneto. Da ritagli di giornale dell'epoca si apprende che in seguito iI quadro fu affidato ai tecnici "che ne hanno assicurato la perfetta riparazione".

Alla stanga rappresenta il momento della mungitura. Tra le vacche legate o libere presso la stanga vi sono le contadine. Infatti la mungitura era un’attività tipicamente femminile. L’evento, però non è rappresentato in modo didascalico e passa in secondo piano. È, piuttosto, la raffigurazione di un momento di aggregazione umana condivisa, nel paesaggio naturale. Il dipinto rappresenta, infatti, un momento simbolico di unione tra la natura e le persone. Infatti, a differenza dalle opere di Millet i personaggi dipinti da Segantini sono parte integrante della natura. Millet rese monumentali i suoi contadini mentre Segantini nascose i tratti somatici oppure offuscò i volti come nel caso della contadina di destra. Altre contadine, invece, sono in controluce.

La stanga è la struttura in legno alla quale venivano legate le vacche. La staccionata separava i due confini dei paesi di Caglio e Sormani. I pascoli dei rispettivi paesi erano offerti dai comuni ai contadini che potevano pascolare le loro mandrie. All’orizzonte, Segantini dipinse la catena montuosa che corona ai pascoli assemblando diverse prospettive per creare una linea unica della montagna.